Fiorentina, poker di acquisti: Simeone, Biraghi, Pezzella e Dias

Ha sonnecchiato per un mese e mezzo, ma la Fiorentina si è finalmente svegliata e in poche ore ha concluso quattro operazioni di mercato: arrivano in maglia viola Simeone, Pezzella, Biraghi e Gil Dias. Intanto rimane in standby la situazione per Kalinic verso il Milan.

Giovanni Simeone. È lui il rinforzo di maggior spessore che si sono assicurati i Della Valle: il classe 1995 nato a Buenos Aires arriva dal Genoa a titolo definitivo con un contratto della durata di cinque anni. Nell’ultima stagione in maglia rossoblù è risultato uno dei migliori della sua squadra e in 36 presenze ha realizzato tredici gol. L’attaccante aveva indossato in precedenza le maglia di River Plate e Banfield: sarà lui l’erede di Bernardeschi andato alla Juventus.

Ancora un argentino: si tratta del difensore German Pezzella, proveniente dal Betis Siviglia. Il ventiseienne di Bahia Blanca arriverà con la formula del prestito con diritto di riscatto e nell’ultima annata in Liga ha totalizzato 37 presenze mettendo a segno un gol. Anch’egli è si scuola River Plate, con il quale ha vinto in passato una Copa Libertadores.

Dall’Argentina al Portogallo: è lusitano il terzo acquisto viola, più precisamente si tratta di Gil Bastiao Dias, che arriverà in Toscana in prestito biennale dal Monaco con diritto di riscatto. Il ventenne attaccante ha già debuttato la scorsa settimana nel campionato di Ligue 1 e ora si trasferirà in Italia per prendere parte a quello di Serie A. Vanta anche due presenze con la nazionale portoghese under 20.

Dopo tre stranieri, ecco un italiano: è Cristiano Biraghi, venticinquenne terzino sinistro che giunge – ancora con prestito con obbligo di riscatto – dal Pescara. In carriera ha indossato anche le maglie di Catania, Chievo, Granada e Pescara, oltreché aver fatto parte in ventidue occasioni della Nazionale Under 21.

Intanto rimane in standby la situazione relativa a Nikola Kalinic, che non si è presentato agli allenamenti inviando un certificato medico per “stress da mercato” in quanto la situazione instabile che si è creata sul suo conto non gli permette di lavorare in tranquillità. La fumata bianca con il Milan ancora non c’è stata, dunque si attendono ulteriori sviluppi.

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