Gianluigi Buffon, atto secondo: il portierone toscano torna a casa e, dopo un solo anno al Paris Saint Germain, ha scelto di ripartire, per l’ultimo scampolo della sua carriera, dalla sua amata Juventus.
Sono passati solo dodici mesi dalla chiamata da Parigi e l’aereo pronto al decollo per portarlo all’ombra della Torre Eiffel. Ma l’esperienza transalpina non si è rivelata troppo positiva soprattutto perché, con una squadra poco abituata a vincere in Europa, le motivazioni sono evidentemente venute meno.
Così ecco il progetto del grande ritorno di fiamma: ancora la Juve, prima come secondo portiere alle spalle di Szczesny, poi un futuro da dirigente. L’accordo contrattuale era ormai ad un passo e, dopo le visite mediche effettuate al J Medical di Torino, ecco la firma del contratto fino al 2020, con bonus legati alle vittorie della squadra.
Il suo ruolo sarà principalmente quello di essere uomo squadra negli spogliatoi, magari aiutando il neo arrivato Maurizio Sarri ad ambientarsi immediatamente in un ambiente ben diverso da quello in cui era abituato al Napoli.
Secondo portiere, abbiamo detto, ma con alcuni gettoni da collezionare necessariamente. Bastano soltanto otto presenze, infatti, per raggiungere Paolo Maldini, l’uomo che detiene il record di presenze in Serie A: la colonna rossonera ne ha collezionate 647, il numero uno bianconero è poco dietro, con la possibilità di scavalcarlo.
Molto lontano, invece, il record di presenze in maglia bianconera che spetta ad Alex Del Piero: Pinturicchio è a quota 705, praticamente irraggiungibile se consideriamo che Buffon sarà, come già detto, il secondo portiere e dunque non potrà pensare di impensierire il suo ex compagno di squadra.
Gigi Buffon avrà la maglia numero 77 (scelta da lui). Con il suo arrivo, praticamente certa la partenza di mattia Perin, che non avrebbe alcuno spazio di mettersi in evidenza di fronte a cotanta concorrenza interna.