“Forza Milan”. Con una pronuncia ben più precisa dell’ormai virale “Fozza Inda” del Presidente nerazzurro Zhang, Yonghong Li si presenta al mondo quale nuovo numero 1 del club rossonero. Rimasto un oggetto misterioso fino a sole quarantotto ore fa, il magnate asiatico si è materializzato a Milano per la firma del closing assieme al braccio destro Han Li ed è ora ufficialmente il nuovo proprietario dei Diavolo.
Finisce così, dopo 31 anni, l’era di Silvio Berlusconi e di una equipe di persone competenti che hanno reso la squadra rossonera la più vincente al mondo, superata nelle ultime due stagioni dal solo Real Madrid. Comincia una nuova era con tanti volti nuovi che dovranno conquistarsi man mano la fiducia e l’affetto dei milioni di tifosi. Un solo nome all’insegna della continuità con il passato: quello di Barbara Berlusconi, che rimane Presidente di Fondazione Milan.
Il nuovo consiglio d’amministrazione è composto da otto figure, quattro italiane e quattro straniere. Il nuovo amministratore delegato sarà Marco Fassone, chiamato a raccogliere le pesanti redini di Adriano Galliani, il vero faro della società negli ultimi tre decenni. A Fassone spetterà il compito di gestire l’aspetto prettamente sportivo assieme al direttore sportivo Massimiliano Mirabelli.
Il cda, invece, è così formato: al Presidente Li Yonghong saranno affiancati i connazionali Li Han, Bo Lu e Renshau Xu, e gli italiani Roberto Cappelli, Marco Fassone, Marco Patuano e Paolo Scaroni. È proprio uno di questi, l’avvocato Roberto Cappelli, a rilasciare una breve dichiarazione al termine della riunione dei soci. Ammettendo che si tratta di “un’eredita’ pesante da raccogliere”, si dice “onorato” di ricoprire tale ruolo e rivolge un ringraziamento a chi lo ha preceduto negli anni addietro, per quanto fatto per il calcio e lo sport italiano.
Ora si comincia a lavorare. Obiettivo dichiarato: riportare la squadra entro un anno nell’Europa che conta, la Champions league.