Paulo Sousa non sarà più l’allenatore della Fiorentina nella prossima stagione. La notizia era già nell’aria da diverse settimane, ma a confermare la decisione, di fatto già presa da tempo, è un dirigente di spicco del club viola, Giancarlo Antognoni.
Nel corso di un’intervista rilasciata al Corriere Fiorentino, l’ex campione del mondo di Spagna 1982 dichiara che la scelta non dipende da lui, ma che lo staff tecnico gli ha già comunicato che la prossima guida della squadra sarà italiana. Pur complimentandosi con il tecnico portoghese, che giudica “moderno” e che secondo lui ha fatto abbastanza bene (si veda Fiorentina-Juventus), ritiene che lo stesso in tre partite abbia rovinato l’intera stagione (il riferimento è ai match contro Borussia, Torino e Genoa).
A questo punto Antognoni rivela come bisogna puntare nuovamente su un nome italiano perché la mentalità che portiamo noi in campo è ben diversa dagli altri. “Con questo calcio palleggiato di sicuro vediamo tanti gol – afferma – ma non si sa mai come finisce”. Il primo obiettivo, pertanto, è “non prenderle” e per questo motivo bisogna guardare prima di tutto all’aspetto difensivo, spesso trascurato dagli amanti del calcio iberico.
Chi potrebbe sostituire Sousa? Il nome più concreto sembra essere quello di Eusebio Di Francesco, che dopo aver fatto tanto bene sulla panchina del Sassuolo mira a raggiungere una piazza più importante del calcio italiano. Il contratto con la squadra emiliana scade nel 2019, ma nel corso della cerimonia per la panchina d’oro assegnata a Maurizio Sarri si dice gratificato dell’interessamento, sebbene in questo momento della stagione non possa aggiungere altro per rispetto di entrambi i club.
Una volta sistemata la questione allenatore, è il momento di pensare alla squadra. Obiettivo numero uno: ripartire dai giovani. E i giovani in questione si chiamano Federico Bernardeschi e Federico Chiesa, due talenti puri del calcio italiano.