John Terry lascerà il Chelsea a fine stagione. Una delle ultime bandiere del calcio mondiale ha deciso di svestire i panni della squadra con la quale gioca sin dal 1995. Ma non appenderà le scarpette al chiodo.
“Non ringrazierò mai abbastanza tutto l’ambiente del Chelsea”, sono state le parole del trentasettenne difensore londinese al momento dell’annuncio della sua decisione, a cui è arrivato in seguito alla necessità di “giocare” e trovare nuove sfide.
Convinto di avere ancora molto da dare in campo e consapevole che al cospetto dell’allenatore Antonio Conte avrebbe avuto poche possibilità di mettersi in mostra (soltanto sei i minuti giocati in questa stagione, in occasione di uno spezzone di partita contro l’Everton a novembre), preferisce guardarsi intorno in cerca di nuove opportunità.
Resterà comunque il primo tifoso della squadra, assicura, e si dice grato a tutti “nel profondo del cuore” per il supporto con cui è stato accompagnato per oltre due decenni di quello che definisce un “incredibile viaggio fatto assieme”.
Nato a Londra il 7 dicembre del 1980, John Terry ha di fatto giocato nel team della sua città (eccetto la categoria allievi nelle file del West Ham) sin dalle giovanili. Non ha mai nascosto, tuttavia, di essere stato un tifoso del Manchester United da ragazzino. Nel 1995 entra in primavera, tre anni più tardi viene promosso in prima squadra (debuttando nella Coppa di Lega contro l’Aston Villa) e, eccetto metà anno passato al Nottingham Forrest nel 2000, non cambia più casacca.
Ha collezionato con i Blues 713 presenze e 66 reti e ha vestito la fascia di capitano per oltre un decennio. È il giocatore più vincente nella storia del Chelsea, essendo riuscito ad alzare al cielo ben 14 trofei: una Champions League (con Roberto Di Matteo allenatore), un’Europa League, 4 Premier League, 5 FA Cup e 3 League Cup. Ha vestito in 78 occasioni anche la maglia della nazionale inglese, realizzando sei gol.
Gli Stati Uniti rappresentano la destinazione più probabile.