Il Celtic del ’67: i “Lisbon Lions” e la prima coppa Campioni britannica
Nel cuore pulsante di Glasgow, un evento straordinario si stava preparando a ridefinire la storia del calcio britannico. Nel 1967, il Celtic Football Club intraprese un cammino che lo avrebbe portato a diventare un’icona non solo della scozia, ma dell’intero panorama calcistico europeo. Sotto la guida visionaria di Jock Stein, una squadra caratterizzata da talento, determinazione e un grande spirito di comunità, si guadagnò il soprannome di “Lisbon Lions”. questi uomini, formati da giocatori tutti nati e cresciuti nel raggio di 40 miglia da Glasgow, non solo trionfarono nella storica finale di Coppa dei Campioni a lisbona, ma cambiarono per sempre il destino del calcio britannico.In questo articolo, esploreremo il viaggio epico di quel gruppo leggendario, l’impatto duraturo della loro vittoria e come il loro esempio continui a ispirare generazioni di calciatori e tifosi.
L’epopea dei “Lisbon Lions”: come il Celtic ha riscritto la storia del calcio britannico
Nel 1967, il Celtic Football Club scrisse una pagina fondamentale nella storia del calcio britannico, non solo per la sua straordinaria prestazione in campo, ma anche per il significato più ampio che quel trionfo rappresentava. La squadra, conosciuta come i “Lisbon lions”, conquistò la Coppa dei Campioni, diventando il primo club britannico a farlo. Questo successo non fu il risultato di un caso fortuito, ma il culmine di anni di duro lavoro, passione e dedizione da parte di giocatori, allenatori e tifosi.
La finale si disputò il 25 maggio 1967, nello stadio Nazionale del Lisbona, il Estádio da Luz. Gli avversari, l’Inter di Milano, erano una delle forze dominanti del calcio europeo, guidati dalla rinomata strategia di gioco difensivo di Helenio Herrera. Tuttavia, il Celtic, guidato dall’allenatore Jock Stein, si presentò sul campo con una determinazione che lasciò il segno. I giocatori, tutti provenienti da Glasgow, erano uniti non solo da un legame professionale, ma da una profonda connessione emotiva con la città e i suoi tifosi.
La partita iniziò in un’atmosfera carica di tensione, con entrambe le squadre che cercavano di affermare il proprio dominio. I “Lisbon Lions” mostrarono un gioco vivace e aggressivo, caratterizzato da passaggi rapidi e movimenti fluidi. Il primo gol arrivò grazie a un’azione magistrale di Bobby Murdoch,che con un tiro potente e preciso portò il Celtic in vantaggio. Il pubblico scozzese, accorso numeroso in Portogallo, esplose di gioia, un momento che rimase impresso nella memoria collettiva.
nonostante il vantaggio iniziale, l’Inter non si diede per vinta. Anzi, reagì con veemenza, ma il muro difensivo del Celtic, capitanato da un immenso Billy McNeill, rivelò la propria solidità. La resistenza dei “Lisbon Lions” fu premiata quando, a pochi minuti dalla fine, il geniale attaccante Jimmy Johnstone mise a segno un secondo gol. Con il punteggio di 2-0, la squadra scozzese conquistò il trofeo, scrivendo una clamorosa storia di successo che avrebbe ispirato generazioni future.
Il trionfo del Celtic nel 1967 rappresentò anche un momento storico per il calcio britannico, che fino ad allora aveva visto le squadre italiane e spagnole dominare nella competizione. La vittoria non fu solo un successo sportivo, ma anche un simbolo di riscatto per il calcio scozzese. I “Lisbon Lions” divennero eroi per una nazione intera e il loro successo accese un rinnovato rispetto e attenzione verso il calcio di casa.
Non si può dimenticare l’eredità che questa squadra ha lasciato. Oltre ai trofei, il Celtic ha influenzato la cultura calcistica in Scozia, contribuendo a una rivalità avvincente con il suo rivale storico, i Rangers. Questa rivalità, che attinge a radici sociali e culturali profonde, ha trovato nella squadra del ’67 uno dei suoi riferimenti più forti e simbolici.
I “Lisbon Lions” non sono solo una squadra di calciatori, ma un collettivo di esperienze e storie. Ogni membro del team ha un racconto unico da raccontare, e la loro dedizione al club e alla community di Glasgow è diventata parte integrante della loro leggenda. La famosa frase “E’ il club che conta” riassume perfettamente lo spirito di un gruppo che mise sempre il collettivo davanti agli individualismi.Oggi,la leggenda dei “Lisbon Lions” continua a resistere nel cuore dei tifosi del celtic,non solo come un ricordo glorioso ma come un richiamo costante a lottare per l’eccellenza. Le commemorazioni di quel trionfo avvengono regolarmente, con eventi che celebrano il coraggio, la determinazione e la passione che hanno caratterizzato quella storica notte di Lisbona. La loro storia è una testimonianza di come il calcio possa unire le persone e trasformare una comunità in una grande famiglia.
