Un anno e mezzo fa,l’arrivo di Sandro Tonali al Newcastle sembrava rappresentare un ambito completamento della sua carriera. Tuttavia,quello che inizialmente prometteva di essere un punto di arrivo si è trasformato in una tappa temporanea,con il giovane centrocampista che ora sembra più vicino a ritornare alle sue origini rossonere. Il malcontento e la scarsità di utilizzo sotto la guida di Eddie Howe alimentano i dubbi su una permanenza tanto desiderata in Premier League.L’Inghilterra e le difficoltà professionali: Tonali ha faticato ad ambientarsi nella nuova realtà calcistica anglosassone,complici anche le pesanti squalifiche legate a episodi di scommesse sportive che lo hanno tenuto lontano dal campo per dieci mesi.Risultando compresso nelle gerarchie del Newcastle, ha totalizzato solo 650 minuti in 13 partite stagionali nella Premier League; paradossalmente ha trovato più spazio nell’assenza delle giocate con la Nazionale.
Detto ciò,l’ambiente rossonero è cambiato radicalmente dalla sua partenza: dirigenti come Paolo Maldini non siedono più sulla panchina milanista mentre Stefano Pioli ha ristrutturato parte della rosa negli ultimi anni.Nonostante tutto ciò non mancano gli elementi favorevoli: diversi ex compagni hanno confermato quanto fosse importante conferirgli fiducia e ruolo centrale nel team; persone capaci marcatamente influenzate da lui assistendo ai risultati eccellenti ottenuti durante il suo stint precedente al Milan dove contribuì sostanzialmente alla conquista dello scudetto numero diciannovesimo.L’entusiasmo dei tifosi aumenterebbe esponenzialmente alla prospettiva del suo ritorno; quell’affetto mai svanito nei suoi confronti farebbe rivivere l’exploit iconico del “figliol prodigo”, tanto caro alla nostra cultura calcistica.