Milan, closing rinviato: ma c’è l’ultimatum a Ses

Condizioni chiare e precise per il bene del club: viene rinviato, come prevedibile, il closing che porterà il Milan nelle mani dei cinesi, ma il club lombardo detta un ultimatum ai nuovi investitori.

Sarebbe dovuta avvenire il 3 marzo l’assemblea dei soci che avrebbe potuto sancire il definitivo passaggio di proprietà della squadra, tuttora in mano alla Fininvest della famiglia Berlusconi. Ma Sino Europe Sports, o più brevemente Ses, ha chiesto un ulteriore rinvio. L’ultimo, assicurano da Via Aldo Rossi, dove esigono rassicurazioni precise.

È una giornata decisamente calda, quella che si vive all’interno della sede ufficiale. Giornata caldissima, ma conclusa con un nulla di fatto. E così Silvio Berlusconi e i suoi delegati affermano: “Cento milioni entro una settimana, oppure caparra dei duecento milioni già versati che sarà trattenuta”. Mancano pochi giorni, dunque, per capire cosa ne sarà della compagine più titolata d’Italia a livello internazionale: non è da escludere, a questo punto, che il Milan resti agli italiani, come tanti tifosi desiderano, con Berlusconi che potrebbe, a quel punto, beneficiare di duecento milioni in più nelle casse e cercare con una tranquillità maggiore nuovi investitori.

E Ses come reagisce? Esprimendo disappunto per i ritardi relativi al versamento, dovuti a “cause al di fuori del proprio controllo”, assicura che non c’è alcun motivo che farebbe supporre ad una retromarcia sul fronte acquisto e continua ad essere fortemente impegnata per concludere nel più breve tempo possibile tutte le operazioni.

L’AC Milan fa sapere che comunicazioni ufficiali saranno rese note solamente al raggiungimento definitivo dell’accordo, ma all’uscita dalla sede del Diavolo parla l’amministratore delegato uscente, Adriano Galliani, limitandosi a dire che non si sente preso in giro dal comportamento degli asiatici e che il suo compito è prettamente sportivo, per cui si ritiene estraneo alle vicende strettamente finanziarie.

Ancora qualche giorno di incertezza, quindi, e conosceremo il destino del nuovo Milan.

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